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Aldo Moro street, Scandiano, Reggio Emilia, Italy

 

 

  • client: Italian Red Cross
  • location: Scandiano, Reggio Emilia, Italy
  • project: écru architetti
  • timeline: 2013 contest
  • result: -
  • type: public building
  • program: design contest for a new headquarters of the italian red cross (Reggio Emilia, Italy)

 

Un pò di sole, una raggera d'angelo, e poi la nebbia; e gli alberi, e noi fatti d'aria al mattino.  Salvatore Quasimodo, Acque e terre

The project for the new headquarters of the italian red cross of Scandiano (RE, Italy), is based on the different issue of the contest program me. The solution is specify and geometric, synthesized in a only one essential sign/element that is able to establish a relationship with the surrounding.
The architecture that we have conceived is volumetrically compact and monumental but is presented as absorbed and at the same time naturally generated by the dynamics of perception of the site. The area of the new building, in fact, is near of the big traffic roundabout and imposed a perception motion. Therefore we conceived a elliptic element that doesn't represent an obstacle to the view in motion, but contrariwise support the speed of it. The surface is designed "with the fog" of the land, blurred profiles that represent the boundary between being imagine.
The simple structure of the building is coated with a opaline surface made by a polycarbonate elements that react differently to the light. This facade is colored by the shades of the atmosphere, throughout the season we perceive it from clear and lightweight to solid and geometrical. At night the building becomes a lantern in the territory, revealing what happens internally. Volumetrically, from the elliptic building is removed an element comparable to a three dimensional cross that generates two red fractures that include the pedestrian entrance.

Operational headquarters 

The new operational headquarters of the italian red cross is located in the nerdiest portion of the elliptical building, in correspondence to the red court.

This section is spread over two floors with a total of 820 square meters. The ground floor accommodates the representative and operative functions: the main entrance, the froth office with the switchboard, the conference room for 50 people, one office, the meeting room and the archive. At the first floor we designed the area for the volunteers: two rooms with five beds each, two dressing rooms and en suite bathrooms, the kitchen and two multi-purpose rooms.

Garage

The garage is located in the nord-ovest portion of the building and is in continuity with the operational functions accessible with compartmentalized entry. The space is 400 square meters where there are seven seats for ambulances and three seats for light fast vehicle and a storage for oxygen cylinders and two depots. The simple structure is designed with concrete and steel elements in such a way as to cover large distance, modulate the windows and realized a shed roof.

Depots for equipment

The depots is 600 square meters and accommodates space for trucks and equipment for civil protection. The structure has a single large cruciform pillar in the center of the space to allow greater flexibility of space and greater efficiency in the movements of vehicle.

 

Un pò di sole, una raggera d'angelo, e poi la nebbia; e gli alberi, e noi fatti d'aria al mattino. Salvatore Quasimodo, Acque e terre

Il progetto per la nuova sede della Croce Rossa Italiana di Scandiano nasce nel tentativo di rispondere alle differenti e numerose questioni previste dal programma con una soluzione precisa e geometrica, condensata quindi in un unico elemento/segno essenziale e definito in grado di interagire con il contesto, completandosi con esso ma anche definendo la nuova presenza come un interfaccia dialogante tra l’ente e il territorio sul quale insiste.

L’architettura che ne consegue è un’architettura che pur nella sua conformazione planimetrica e volumetrica compatta e “monumentale”, si presenta come assorbita e contemporaneamente generata naturalmente dalla dinamicità della percezione del sito che si trova ad occupare. Il sito individuato per la realizzazione del nuovo intervento, insistendo infatti sulla grande rotatoria tra la SP37 e Via Aldo Moro, presuppone una percezione in movimento dell’area della quale non si può evidentemente prescindere. Da qui la scelta di un elemento ellittico che non rappresenti un ostacolo agli sguardi in movimento ma ne assecondi le velocità facendoli scivolare sulla sua superficie. Superficie, che a sua volta, istaura ancora un dialogo dialettico-costruttivo con il contesto circostante. Disegnata con la nebbia della pianura, sfocata nei contorni, rappresenta una presenza al limite tra essere ed immaginare. La struttura dell’edificio è interamente rivestita da una superficie traslucida e opalina di policarbonato che reagisce in maniera sempre differente alla luce, permettendo che l’edificio si smaterializzi, che venga percepito come elemento tecnologico e si colori delle tonalità dell’atmosfera assumendo, a seconda delle ore del giorno e dell’avvicendarsi delle stagioni un aspetto nitido e leggero o al contrario solido e materico. All’imbrunire l’edificio, illuminandosi, si trasforma in una vera e propria lanterna nel territorio rivelando la sua natura segreta di struttura aperta e permeabile, comunicando costantemente quello che accade all’interno.

Parallelamente si assiste ad un’operazione volumetrica di sottrazione dalla massa opaca di un volume assimilabile alla destrutturazione di una croce tridimensionale, una sorta di grande “Hypercubus”. Questa sottrazione, oltre a raccontare dell’identità visiva e concettuale del nuovo intervento, genera due fratture rosse nella cortina candida che, segnalando l’ingresso pedonale alla sede, si aprono su una corte interna sulla quale si affacciano le principali attività che prenderanno vita nel centro. Varcata la soglia della grande corte la sensazione è quella di coinvolgimento emotivo e protezione; i tamponamenti in pannelli di c.a. rossi prefabbricati e quelli di policarbonato si alternano in un gioco volumetrico e materico, realizzando una tagliente continuità visiva tra gli spazi interni e quelli esterni.

La sede operativa

La nuova sede operativa della Croce Rossa Italiana di Scandiano, occupa la porzione a nord-est del corpo ellittico in corrispondenza della grande corte rossa. Si sviluppa su due piani per un totale di 820 mq di superficie fuori terra e un’altezza massima di 7,5 m. Il piano terra ospita le funzioni rappresentative e operative del centro con la hall di ingresso, in continuità con la corte esterna, a doppia altezza, il front office dell’accoglienza con il centralino, la sala conferenze per 50 persone, un ufficio, la sala riunioni e un archivio.

Al primo piano trovano posto invece le destinazioni riservate più prettamente alle attività dei volontari. Intorno al ballatoio che si apre sulla hall al piano terra si articolano le due camere, ciascuna con 5 posti letto, con i distinti spogliatoi e servizi annessi, la cucina abitabile aperta sulla terrazza esterna e due sale polifunzionali / ricreative a servizio dei volontari e delle associazioni o da destinare al futuro ambulatorio infermieristico aperto alla comunità.

L’autorimessa

In continuità diretta con i locali della sede operativa, raggiungibile da ingressi compartimentali, s’imposta nella porzione nord-ovest dell’edificio, l’autorimessa. Coprendo una superficie totale di 400 mq, lo spazio ospiterà fino a 7 ambulanze e 3 automediche oltre che un locale per lo stoccaggio delle bombole di ossigeno in dotazione alle ambulanze stesse e 2 locali ad uso magazzino. Un soppalco in carpenteria metallica di 145 mq accessibile da una scala interna, ed esternamente dal secondo piano della sede operativa, amplia le possibilità di rimessaggio di materiali ed attrezzature.  La struttura, realizzata con elementi prefabbricati in acciaio e c.a., permette di coprire grandi luci, modulare flessibilmente le aperture e realizzare una copertura a shed che consenta di ottenere una luce diffusa e uniforme all’interno degli spazi. Questa tecnologia costruttiva sarà applicata anche alle altre due aree destinate a stoccaggio materiali e attrezzature.

Il magazzino per le attrezzature

Si estende per 600 mq e con un altezza di 5,5 m e ospita il ricovero degli autocarri delle attrezzature della protezione civile. Per consentire una maggiore flessibilità degli spazi e una maggiore efficienza nelle movimentazioni dei mezzi e dei materiali la struttura portante prevede un solo grande pilastro cruciforme al centro dell’area. Anche qui 2 soppalchi per una superficie di 240mq, in continuità con quello presente nell’autorimessa mediante un ballatoio sospeso sul grande asse di distribuzione, consentono di ricavare ulteriori situazioni per lo stivaggio di materiali e attrezzature in dotazione al comitato.