Nuova Malga Fosse

SIROR, ROLLE PASS, TRENTO, ITALY

 

 

  • client: Department of State forests, Province of Trento
  • location: Rolle pass, Trento, Italy
  • project: écru architetti, studio rinnova
  • timeline: 2012 contest
  • result: third prize
  • type: hospitality
  • program: national contest for the renovation of Malga Fosse in Siror (Passo Rolle). Design for an hospitality building with restaurant and rooms

 

After a careful consideration of few conditions like the require from contest notice and the properties of this area, we decided to destroy the current building. The original building without any architectural and formal qualities was is skill-less to satisfy the requirements of the client. Even though, we keep geometries, measures and morphological preexisting characterization into our new project. The philosophy of the project want to establish a dialog with the north italic typologies shelter; even architectonic languages also their inspiration elements. The architectonic research analyzed the perception issue , gazes, and views of surrounding mountain landscape. "Nuova Malga Fosse", regains the old existing building mark, developed on tree different elements: the monolithic stone base, the volume of restaurant and the volume of the hotel. The architectural image is based on two theme: the "solidity" of the base made of blocks of north italic porphyry an the "lightness" of the wooden volumes above. The platform looks heavy, solid but hollow, cut to gets inside the big public space open towards external patio and triple height ceiling also the vertical connection to the volumes above. The wooden volumes, linked by the large overview terrace, are conceived like two bog box of gaze. These view devices is opening and closing with a radial movement that follows the surrounding mountain landscape.
The angle views generated are designed for verify every relationship with the buildings and the environment., and focus on the most important topic of the landscape like trees, mountains, tracks, valleys and rocks. At the twilight the two volumes shine and show their empty spaces inside, transforming itself into two lanterns as signal in the environment, "Nuova Malga Fosse" architecture is designed like a discover trip of mountain, In order we meet the big entrance plaza, with a little parking (115 mq, 9 parking space, 1 handicapped parking), conceived by physics main lines that organized landscape, pedestrian and driveway paths. The porphyry stone and clay floorings are arranged at different scale. After passing through the plaza, going to the building which is designed as an ideal and multipurpose space. The monolithic stone base contains the main entrance at the shelter, the big public space which opens outdoor to the external patio, underground parking and caretaker's house. On the observation platform, over the base ceiling, there are two wooden volumes designed with a different language among the monolithic base: the structure elements are more thin and rhythmic than platform walls, so the view stretched along mountains landscape (these elements include a restaurant and some hotel rooms).

 

L’analisi attenta dello stato di fatto congiunta allo studio delle richieste previste dal bando di concorso hanno portato a demolire l’edificio esistente come già concesso dal regolamento. La struttura in situ attualmente, oltre a non presentare particolare qualità architettonica e formale, non si configura funzionalmente, strutturalmente e climaticamente ad accogliere la nuova interpretazione progettuale richiesta dalla committenza. Nonostante ciò, si è tenuto a far risuonare come echi suggestivi le geometrie, le misure e le caratterizzazioni morfologiche della preesistenza, anche nella nuova architettura. La filosofia generale dell’intervento mira a instaurare un dialogo con la tipologia delle malghe trentine, non semplicemente in termini di linguaggio architettonico ma più profondamente nei suoi elementi fondanti e di ispirazione. In parallelo la ricerca architettonica si muove indagando i temi della percezione, dello sguardo, delle visuali e più in generale dell’osservare e dell’essere osservati dal paesaggio montano circostante. L’attuale malga degli anni ’60 è posta ad una quota di circa +4 m rispetto al livello dell’accesso all’area dalla strada. La necessità di realizzare un parcheggio interrato come da programma, ha condotto alla soluzione di annullare tale dislivello mediante lo sbancamento di una porzione dell’area così da consentire l’ingresso carrabile e pedonale al rifugio in piano. Nuova Malga Fosse nasce quindi, sul sedime dell’edificio esistente sviluppandosi in tre elementi distinti formalmente e funzionalmente: il basamento monolitico, il volume del ristorante, il volume dell’albergo. L’immagine architettonica di Nuova Malga Fosse è riconducibile a due temi: la “solidità” del basamento formato da blocchi di porfido trentino e la leggerezza dei volumi in legno sovrastanti. Il basamento appare pesante, durevole, solido ma internamente risulta scavato, tagliato e scalfito e ospita il grande spazio pubblico del rifugio, aperto sul patio esterno e sulle doppie altezze oltre che sulle connessioni verticali ai due blocchi superiori. Ai piani superiori, all’interno dei volumi lignei trovano posto distintamente le camere per il pernottamento e le sale del ristorante: quest’ultimo si affaccia sul vuoto centrale a tutta altezza garantendo lo svolgimento delle diverse funzioni in ambiti separati ma comunicanti visivamente tra loro.Questi dispositivi visivi reagiscono infatti al paesaggio esterno aprendosi o chiudendosi rispetto ad esso in maniera radiale. Gli angoli visivi che ne risultano verificano e amplificano ogni possibile relazione tra gli edifici e il circostante, inquadrando le emergenze principali di un micro/macro cosmo costituito da alberi, cime, sentieri, valli e rocce.
Al calare del sole i due volumi in legno si accendono internamente svelando in negativo la loro trama di vuoti e cavità, configurandosi come due grandi “lanterne”, segni nel territorio. L’architettura di Nuova Malga Fosse è concepita come un viaggio percettivo di avvicinamento e di “scoperta” della montagna. La sequenza di “episodi” parte dal grande piazzale d’ingresso, con il parcheggio a raso (115 m2 – 9 posti auto di cui 1 per portatori di handicap), governato geometricamente da una serie di linee di forza che riallacciano brani di paesaggio e percorsi pedonali e carrabili. Le pavimentazioni che ne derivano sono trattate come superfici permeabili in porfido e terra battuta a diverse grane proporzionali al gradiente di percorribilità degli spazi. In continuità geometrica con l’esterno, il basamento monolitico è il volume in pietra che accoglie l’ingresso principale al rifugio e il grande spazio pubblico e di connessione che si apre sul patio esterno, oltre che il parcheggio interrato e l’alloggio del custode. Il percorso verticale prosegue dall’interno del basamento verso i due volumi puri di legno che accolgono il ristorante e le camere dell’albergo. Gli elementi si fanno più sottili e puntuali, si alleggeriscono e si rendono capaci ad accogliere al loro interno il paesaggio senza soluzioni di continuità. Anche dal punto di vista strutturale, l’interpretazione si fa più raffinata ed elegante passando da una struttura in cemento armato del piano terra ad una in legno strutturale dei piani superiori. Il ristorante si apre verso la vallata e si sviluppa su due piani, affacciati reciprocamente l’uno sull’altro ed entrambi sul cavedio che raggiunge il basamento. La sala al primo livello, mediante aperture vetrate apribili risulta in assoluta continuità con la terrazza panoramica esterna, così da poter essere utilizzata anche nel periodo estivo come prosecuzione della sala stessa. Il secondo volume aperto verso il Cimon de la Pala, si articola su due livelli che accolgono le camere per il pernottamento oltre piccoli spazi per il relax, la sosta e per l’osservazione del paesaggio circostante. La privacy e l’isolamento delle camere dell’albergo sono garantite dagli ingressi indipendenti, dagli affacci selezionati e da minimi sfalsamenti di quota che consentono di tenere distinte le percorrenze del pubblico rispetto a quelle della clientela dell’albergo.

 

 

1 conce conceptsche plani sez100 5 funzio pian 4 3 2 pian2 prosppublications

«a» n.4, year XXIX, Ordine degli architetti PPC della provincia di Trento, Trento 2012, pp. 24-27

«ALPS Landscape Planning Sustainable» n. 3-4, LISt lab, Trento 2013, pp. 166-168

europaconcorsi: http://europaconcorsi.com/projects/215333-Nuova-Malga-Fosse

archilovers: http://www.archilovers.com/p71561/Nuova-Malga-Fosse

afasia: http://afasiaarq.blogspot.com/2012/12/ecru-architetti.html