XX Settembre flat

xx settembre street, parma, italy

 

 

  • client: private
  • location: Parma (Italy)
  • timeline: 2012 project | 2013 realization
  • state: realized
  • type: flat
  • program: private property renovation
  • photo: © Filippo Cavalli

 

“XX settembre” is the property renovation of an apartment for a young freelancer, in the inner city of Parma. The purpose of the project was to clean, polish up and evaluate the space so that it can be geometrically precise and perceptible. The condition of things was formerly ready for assimilate this type of synthesis. So has been enough reduce chromatic and volumetric “distractions” to minimum in favor of the supremacy of masses of light and the perspective precision. Only one exact and strong element has the responsibility to check the spaces like we can see into “In vendetta” of Giovanni Fattori. Three soldiers riding a horse, in the middle of an empty space which houses only a white wall in a diagonal perspective.
The level ground, sunny and white, blows over into the skyline which gives space to the blue sky. In this way we have the feeling to live in a braked time that forewarns the dreamlike dimension of ontological painting. The soldiers are stable, in a space so empty that we cannot imagine enemies, in the past or in the future. This is the tone of the space which the project want to narrate. The long forniture, so, goes through the apartment, exacerbating the velocity of flight when we cross the threshold.

 

“XX settembre” è la ristrutturazione di un appartamento nel centro storico di Parma per un giovane professionista. L’intenzione dell’opera è stata quella di ripulire, ridefinire e di rimisurare lo spazio esistente, renderlo geometricamente esatto e percepibile. Lo stato di fatto presentava già le potenzialità per assorbire questo tipo di operazione di sintesi. È stato sufficiente quindi portare al minimo le “distrazioni” cromatiche e volumetriche in favore di un primato assoluto delle masse di luce e della precisione delle prospettive. Un unico elemento, esatto e potente è incaricato di controllare gli spazi come accade in “in vedetta” di Fattori.
Tre soldati a cavallo, in uno spazio vuoto, riempito solo da un muro bianco visto in prospettiva trasversale. La pianura, anch’essa bianca perché assolata, si conclude in una linea di orizzonte basso che apre ad un cielo di un azzurro polarizzato. Una sensazione di tempo rallentato che sembra preannunciare la dimensione onirica della pittura metafisica. I soldati sono fermi, in vedetta, in uno spazio talmente vuoto che non si riesce ad immaginarvi alcun nemico, né presente né futuro. Questa è la tonalità dello spazio che il progetto mira a raccontare. Il lungo mobile contenitore, quindi, percorre longitudinalmente tutto l’appartamento, esasperando la velocità della fuga in prospettiva che si ha non appena varcata la soglia.