NEC PLVS VLTRA

bastardini hospital, Bologna, Italy

 

 

  • client: Bologna Water Design  2014
  • location: Bologna, Italy
  • project: écru architetti
  • sponsor: Florim Ceramiche Spa, Floordeco Srl
  • timeline: 2014 project | 2014 realization
  • state: realized
  • type: installation

 

According to the legend, The Pillars of Hercules represented the extreme limits of the known world. The legendary Hercules reached the slopes of two mountains, Calpe and Abila, beyond which no mere mortal could continue. He then decided to split the mountain into two parts, thus creating the two pillars, and he impressed the following inscription: “NEC PLUS ULTRA”.

Despite the human fear of the unknown, the instinct to know the truth had always prevailed, which led the ships to go beyond the borders of the impossible, driven by the constant desire to discover and learn. Beyond the Pillars and the known world, Plato placed Atlantis, a mythical island rich in precious metals and inhabited by great navigators, which after the failed invasion of Athens, sank in a single day and night.

The aim of the installation is to describe this subtle yet powerful limit, while at the same time describing the will and possibility to overcome it. The architecture is composed of a few essential iconic elements and tone colours: the gold surface represents the preciousness of desire, the dark surface represents the safe circumstances of the known sea. Both surfaces are covered in water, which is a vehicle and an obstacle at the same time. The diving line between the surfaces is signalled by the two white cylindrical monoliths that symbolize the monumental gate to the new world. The goal of the project is to stimulate the viewer’s desire for the (im)possible. The public will be able to reach the entrance between the two pillars without actually being able to cross it, thus denouncing the inability of modern men, paralysed by the “spleep of reason”, to dare.

Secondo la leggenda le Colonne di Ercole rappresentavano il limite estremo del mondo conosciuto ed il limite della conoscenza. Il mitico Ercole arrivò fino alle pendici dei monti Calpe e Abila oltre i quali un comune mortale non poteva più proseguire ed allora decise di scindere il monte in due parti creando le due colonne e vi impresse la seguente iscrizione: “NEC PLUS ULTRA”. Nonostante la paura da parte dell’uomo di tutto ciò che gli è sconosciuto, l’istinto di venire a conoscenza della verità prevalse sempre e ciò portò le navi a spingersi oltre la soglia dell’impossibile, per il costante desiderio di conoscere, scoprire e sapere.

Oltre le colonne, oltre il mondo conosciuto Platone vi posiziona Atlantide, mitica isola ricca di metalli preziosi, con il suo popolo di grandi navigatori che, dopo avere fallito l’invasione di Atene, sprofondò in un solo giorno e una sola notte.

L’installazione desidera raccontare questo limite, sottile e potentissimo, contemporaneamente desidera raccontare la volontà e la possibilità di superarlo. L’architettura si compone di pochi ed essenziali elementi iconici, colori timbrici: la superfice dorata a rappresentare la preziosità del desiderio, la superfice azzurra le circostanze note e sicure del mare conosciuto. L’acqua, allo stesso tempo mezzo e ostacolo, allaga entrambe le superfici. La demarcazione tra queste ultime è segnata dai due bianchi monoliti cilindrici che fanno da portale monumentale verso il nuovo mondo. L’obiettivo è quello di provocare nel pubblico il desiderio dell’(im)possibile e di stimolarne l’avvicinamento. Il pubblico, infatti, potrà guadagnare la soglia tra le due colonne senza poterla però varcare, traducendo e denunciando l’incapacità dell’uomo contemporaneo, intorpidito dal “sonno della ragione”, di proiettarsi nella dimensione dell’osare.

 

 

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publications

«GAZZETTA DI PARMA», Parma 1 October 2014, p.11

«EXIBART» n. 89, Jenuary 2015, pp. 64-65

europaconcorsi: http://europaconcorsi.com/projects/271040--cru-architetti-NEC-PLVS-VLTRA